Giornatina nera

Questa mattina per i bambini del mio paese è iniziata un’avventura nuova. Scuola ed asilo per i prossimi giorni rimarranno chiusi a causa della rottura della caldaia, ed abitando in un piccolo paesino dove si cerca di darsi una mano l’uno con l’altro, il parroco del paese ha messo subito a disposizione i locali della parrocchia. Insomma maestre e mamme si sono tirate su le maniche ed oggi le porte dell’oratorio si sono aperte per ospitare bimbi e maestre.

Tutto bello, meraviglioso essere parte di questa comunità ma la mia realtà purtroppo è un po diversa, è fatta di equilibri fragilissimi che al primo alito di vento si rischia di cadere.

Ricky non ha vissuto molto bene questo cambiamento, ha completamente perso il controllo, i suoi punti fermi sono svaniti e con loro la sua tranquillità. Lui adora essere abitudinario, adora vivere l’oggi come se fosse ieri, quindi stessi ritmi, stessi rituali, stesse scarpe e figuriamoci STESSO ASILO.

Aiuto mamma in panico HELP ME…quando assisto alle sue crisi mi crolla tutto, ho come l’impressione di essere inutile per lui ed è come se quella normalità raggiunta in realtà non esista e non è mai esistita. Forse sono più fragile di lui, forse lui è la parte più forte di noi.

Con il cuore a pezzi ma con la consapevolezza di fare la cosa giusta, gli dici che gli vuoi bene e che dopo tornerai a prenderlo, lo baci e lo lasci mentre scalcia, mentre le sue urla sembra che ti dicano “aiutami mamma qui tutto mi fa paura”, mentre tutto questo ti assale esci dalla stanza e lo lasci alla sua maestra, perchè sai che questa è l’unica cosa giusta per lui.

E per te? E per te mamma cos’è giusto? Sapere di aver fatto tutto quello che si doveva fare e di aver fatto un’altro scalino.

Un saluto a tutti e…”da vicino nessuno è normale”

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