Le mamme tuttologhe ne abbiamo a pacchi!

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Il parchetto luogo da poteri misteriosi che trasforma le mamme in psicologhe, pedagogiste a livelli mondiali. Giuro donne quando ci penso un piccolo ghigno compare sul mio volto.

Non so ancora per quale motivo ma su quelle panchine, sulle panchine di tutti i parchetti del mondo, le mamme (e stendiamo veli doppi o tripli sulle nonne, un giorno vi parlerò di quella santa donna di mia madre)t tirano fuori dei “saperi” a qualche metro più in la sconosciuti.

Quando sono accanto allo scivolo, mi ritrovo con una mano a controllare la discesa di mio figlio Gabriele, e con l’altra a gesticolare come una matta dando le mie pillole di tuttologia, magari come dermatologo, parlando di dermatite atopica, atipica o atomica…pur sempre dermatite no????

A qualche metro dallo scivolo, magari sulle panchine, compare sempre, e quando dico sempre credetemi è SEMPRE, la mamma che guardando i bambini giocare, ha quello sguardo che vuole dire solo una cosa …

se quel bambino fosse il mio…

Ed io penso ” ma fosse tuo cosa??? Sti ca@@i”

E poi donne come potrebbe mancare da questo quadretto di esperte in pedagogia la mamma che parla al suo angioletto per mandare un messaggio al bimbo minkia del caso che gli gioca di fronte?

Ed io penso “Prontoooo è un bimbo cosa vuoi che capisca delle tue strategie perverse?”

Da sempre tutte le mamme del parchetto analizzano i figli delle altre,  e secondo me lo facciamo per paura che dietro alla frase “cavolo mio figlio oggi è proprio dispettoso, insopportabile” ci sia l’eco di tutte le altre madri “sai magari potresti….dire…fare” perchè dietro ad uno scivolone di un bimbo di soli 4 o 5 anni è scontato che si celi un serio problema da analisi di gruppo. Pazzesco donne dobbiamo respirare (io per prima perchè a volte l’ossigeno non mi arriva al cervello) e dire ad alta voce “mio figlio oggi è semplicemente un bimbo che tira la terra, non rispetta la coda e corre senza guardare davanti a se” e per tutto il resto “sti ca@@i”

Però gente io domani andrò ancora al parchetto e non so ancora se indosserò il camice da pediatra o da psicologa, o il costume da supertuttologaeccolaqua!

kiss..

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4 Commenti Aggiungi il tuo commento

  1. Alessandra ha detto:

    Che dire …condivido in pieno ciò che hai scritto…che ne dici di parlare di lavoro quelle mamme che invece si siedono e basta sulla panchina? Tanto al loro figlio badi tu visto che già badi al tuo!!!

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    1. Manuka ha detto:

      O signore Alessandra sai che un paio di volte mi sono resa conto che pur di finire un mio comizio ho preso e legato letteralmente Gabry al passeggino???? 🙂

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  2. Antonia Bellini alias Antonella ha detto:

    E’ lontano il tempo in cui io portavo i miei bimbi al parchetto.
    Comunque è vero , si tende sempre a guardare i figli degli altri
    con occhi sospetti e mai i nostri.
    Ora che i miei figli sono uomini di 34 e 28 anni, mi sono ritrovata a
    guardare con fastidio i bimbi piccoli che strillano , piangono, fanno
    i capricci e con compatimento le loro mamme. Poi mi sono ricordata….. e mi sono vergognata di questi sentimenti.
    Siamo esseri umani.

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    1. Manuka ha detto:

      Ma no Antonia, sicuramente anche quando i miei figli saranno grandi, le urla infernali dei bambini al tavolo affianco al mio, mi provocheranno un fastidio immaginabile, ma come dici te siamo umani ma credo pure che quando uno è madre, è madre sempre e che certe cose, certe fatiche e disagi vissuti nei primi anni di vita dei nostri figli, non possono essere dimenticati.
      Ciao cara, a presto

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