Tutti noi abbiamo bisogno di un luogo magico, un luogo dove ansie, angosce e paure non trovano casa…e questo è il mio, Lido di Pomposa.

Questa è la mia piccola casetta in canada, con pesciolini e fiori di lillà, il mio nido, il mio rifugio, la mia adolescenza e la mia vita attuale di madre.

Ogni muro di questa casa blu, è impregnato di ricordi, di piccoli stralci della mia vita, che se solo potessero parlare passerei ancora dei guai con i miei genitori. Si qui ho passato quasi tutte le estati della mia vita da quando avevo poco più di 9 anni.

Ricordo ancora con un ghigno quella ragazzina che ero, in mezzo ad una stradina vicino a casa, tutta  imboscata con la mia compagna fedele di avventure (francesca), a fumare la mia prima sigaretta, ovviamente rubata a mia madre (marlboro rossa di contrabbando…all’epoca il 90% delle persone a Milano le compravano dai marocchini), uno schifo totale, un giramento di testa pazzesco ma giuro mi sentivo più donna manco le mie tette avessero acquistato una taglia!

Ragazzi li poi c’era il mio Daniel…il mio primo bacio (e che bacio) in spiaggia, lui ragazzo più grande, io ragazzina curiosa come la merda a cui piaceva giocare col fuoco, ma tatatatataaaaaaa il fuoco arrivò, visto che durante quel mio primo bacio, in lontananza stile Mitch in Baywatch vedo arrivare mio padre urlando “manuuuuuuu” il resto diventò storia tramandata per anni ed anni in tutto il paese!

Ancora oggi quando sono lì trovo risposte a domande importanti, trovo il mio centro il mio equilibrio e poi trovo il calore della mia famiglia e credo che fra mille anni quando i miei genitori non ci saranno più, questa casa continuerà a parlarmi di loro…la schiena nera di mio padre mentre all’una del pomeriggio decide di pulire il giardino, e il viso cotto dal sole di mia madre, donna che crede ancora che mettere le creme abbronzanti con protezione vuol dire che non si abbronzerà mai.

Intanto quando vedo foto di mari da mille colori e da spiagge stile borotalco, penso sempre che non riuscirò mai a trovare il mio rifugio altrove se non nel mio Adriatico, con fondali di sabbia che rendono le acque un po torbide, le spiagge chilometriche e il carrettino del cocco che puntualmente con il suo richiamo fa tanto estate.

oooo non fraintendete, mica sono scema, anche a me piace andare in giro, fare camminate immersa nella laguna, o afferrare cocchi direttamente da una palmetta…però non può mancare anche il mio rifugio, e spero con tutto il cuore che i miei figli e le mie nipotine possano costruire nuovi ricordi, nuove avventure proprio come è accaduto a me.

Ognuno di noi deve avere un suo rifugio per non impazzire a causa di questa vita così avida di tempo per noi!

Buone vacanze a tutti e buon rifugio a me!

Kiss…