Questa mattina mi sono svegliata con una domanda che mi girava per la testa…”il razzismo è solo una forma di rabbia repressa che si scarica contro un genere più debole?”
Ieri pomeriggio mi sono ritrovata in completo relax sul mio adorato divano ed ho potuto guardare, cullata dal silenzio della casa, “In my country” e sbamm la razza umana mi ha tirato in faccia una palata di merda.
Un film basato sul racconto di uomini, donne e bambini di colore, che hanno subito ogni tipo di tortura che si possa immaginare, anzi no, che nemmeno si possa immaginare.
All’inizio sconvolta da questi racconti ho pensato che si trattasse di una forma estrema di razzismo, il voler ripulire questo mondo dalla feccia, da una popolazione nettamente inferiore alla nostra, poi riflettendoci mi sono fatta un’altra idea…queste persone non solo volevano eliminare quei “schifosi negri”, ma bensì volevano godere nell’infliggere loro le più terribili torture.
Quando questi racconti nella mia testa prendono forma, il mio cuore ha una stretta fortissima e provo un senso di nausea profonda, perchè non riesco ad immaginare che si possa provare piacere nel sentire le urla di questi disperati che supplicano di finirla, che non riescono a capire che cosa possano aver fatto per meritare tutto questo odio.
Io sono fortunata perchè sono bianca? Sono fortunata perchè non mi piacciono le altre patate? Sono fortunata perchè non sono una terrona? Sono fortunata perchè non appartengo a nessuna minoranza?
Tu sei condannato perchè sei uno schifoso negro? Tu sei condannato perchè sei un uomo perverso a cui piacciono gli uomini? Tu sei condannato perchè abiti in un paesino vicino a Canicattì? Tu sei condannato perchè sei diverso dalla massa e quindi dalla normalità?
O mio Dio ma i miei figli in che mondo ho deciso di farli vivere? Cos’è il razzismo? Chi sono questi uomini e queste donne che odiano con tutto il loro corpo, con tutta la loro essenza, persone che nemmeno conoscono, che non sanno nulla della loro esistenza, ma li odiano perchè respirano la loro stessa aria pur essendo diversi? Chi sono queste persone?
Piango perchè ho paura. Diciamo che il mondo è cambiato, che le catene a polsi e caviglie non esistono più. Ma che cazzo stiamo dicendo, oggi queste catene non sono di metallo, sono ben più difficili da togliere perchè sono nel cuore e nella mente di troppe troppe persone.
L’odio divora, l’odio ha la forza del buco nero, non lascia superstiti e tutto ciò che tocca lo cambia nel più profondo.
Io odio? Io sono razzista? Io quando sono da sola con me stessa e nessuno è lì che mi ascolta e mi giudica, io chi sono?
Io non sono una persona giusta, non sono una pura d’animo, sono a volte litigiosa, mi piace provocare avere scontri e l’ultima dev’essere la mia, ma giuro le diversità a volte mi hanno spaventata e non nego che alcune cose mi lasciano ancora perplessa, ma mai potrò concepire, perdonare, o pensare che questo buco nero sia giustificabile.
Il colore della pelle non mi ha mai fatto dire “loro”, quando la cronaca ci dice che un peruviano ha causato un incidente mortale, o un africano ha stuprato una bambina, io non capisco il perchè si debba sempre marcare la provenienza, come se il crimine o la pena poi dovesse essere proporzionale alla provenienza geografica del criminale…stupro è stupro no??? Forse qualcuno sta manovrando tutto, noi siamo solo stupide pedine.
L’omosessualità…un’altro modo per etichettare un genere diverso. Proprio così un’altra diversità, un’altro motivo di odio, un’altro “speriamo che non capiti a me”…
Anche qui si sentono racconti di torture inflitte ad uomini omo dettate dall’odio. Ma allora tutto questo non finirà mai? Ci saranno sempre uomini e donne figli dell’odio che useranno ogni mezzo per annullare altre persone che la società con pubblicità, propagande ed altro avrà deciso che appartengono alla non normalità e quindi potranno essere oggetto di sfogo di cattiveria repressa?
Non lo so, spero di saper crescere i miei figli con dei valori diversi, con la consapevolezza che un uomo è sempre un uomo, e che il dono più grande che ci è stato fatto è il libero arbitrio, la libertà di scegliere chi vogliamo essere.
Insegnerò ai miei figli che esistono colori della pelle diversi ma che nessun colore viene prima, e nessun colore è più importante dell’altro, proprio come in un arcobaleno, tutti hanno la loro importanza e nessuno sovrasta l’altro.
Insegnerò loro che le diversità sono solo delle catene, dei limiti che il nostro cervello ci pone, ma nella realtà non devono esistere altrimenti ci porteranno alla distruzione.
Insegnerò, si io ci voglio provare, perchè questo schifo di mondo appartiene anche a me, e nel mio mezzo millimetro l’odio non dovrà esserci, no non deve!
Se il cuore vi si stringe quando pensate a fottuti negri stuprati con pezzi di ferro, perchè non vi si stringe quando sentiamo dire “ai gommoni bisognerebbe sparare prima che arrivino in Italia”?
Kiss…
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