Tutto puo’ accadere…

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Se chiudo gli occhi posso ancora rivivere tutto di quella giornata, la giornata che senza saperlo mi avrebbe cambiato la vita, proprio come in quel film Sliding Doors.
Forse anche voi avete quel tipo di giornata che inizia con la solita tazza di caffe’, il solito sapore di dentifricio in bocca e finisce con un giro inaspettato della ruota, della nostra vita.
Un agosto abbastanza caldo, ed io dopo una giornata tra scrivania, telefono ed appuntamenti per gli avvocati dello studio per cui lavoravo, mi ritrovo finalmente sull’autobus che mi porta verso casa. Un tragitto di fantasie, sogni ed aspettative visto che alla sera avrei rivisto dopo giorni e giorni vissuti separati, il mio fidanzato, ma la vita è sempre pronta a farti lo sgambetto ed a tua insaputa cambia tutto.
Attraverso la strada, pochi passi e sono arrivata a casa, il mio porto, invece posso sentire ancora il rumore, il dolore invadere tutto il mio corpo, quella macchina che all’improvviso mi ha investita…il mio 03 Agosto 1999.
Sono cosciente, sento un dolore enorme mai provato fino all’ora, e vedo il mio petto gonfio, la mia gamba destra girata all’interno, tutta quella gente attorno a me, poi mi si avvicina lei e mi dice “scusa non ti abbiamo visto”e poi il nulla vedo le loro spalle allontanarsi ed io rimango lì sdraiata da sola chiedendomi cosa mi stava succendendo e per l’ennesima volta mi domando “ma perchè a me”.
Chiudo gli occhi e vedo ancora quella giovane ragazza spaventata, sdraiata per terra che non riusciva a capira cosa le stesse accadendo. Sento le sue urla, il suo pianto ed avverto ancora quella sensazione di paura e la voglia, l’unica grande voglia di vedere la propria madre.
Sapete quello è stato il momento esatto dell’ennesimo cambiamento di rotta della mia vita. Quando si dice che il destino è già scritto, io ci credo fortemente, credo che il nostro arrivo sia già stabilito, solo il modo in cui ci si arriva è del tutto ignoto.
Che dire porto ancora le cicatrici addosso, tre interventi, quasi 300 punti sulla mia gamba, studi universitari interrotti, lavoro perso…ed un percorso tutto nuovo da percorrere.
Ogni anno durante le vacanze estive, tutto questo mi ritorna alla memoria, anche quest’anno nonostante i molti anni che sono ormai passati. Le mie cicatrici per tanto tempo sono state molto dolorose ed ingombranti da portare, ma ora sono solo un memo giallo di un brutto periodo ormai superato.
Volevo condividere con voi ancora un altro stralcio della mia vita dove per un lungo periodo non ho camminato e la mia forza per l’ennesima volta è stata la mia famiglia, la mia grande risorsa di vita.

Tutto è passato anche se un grande peso, un grande rimpianto mi porto dietro da tanti anni, sono stata codarda, sono stata una ragazzina debole.

Sono nata e cresciuta in un quartiere difficile di Milano, Quarto Oggiaro, dove ho vissuto degli anni meravigliosi, conosciuto persone di grande spessore, ma dove purtroppo ho anche conosciuto la parte peggiore di alcuni di loro. Essere investiti ed essere abbandonati in mezzo ad una strada vi assicuro che è una cosa che per anni vi perseguita in tutte le vostri notti e il rimorso di non aver denunciato quelle persone mi accompagnerà per sempre.

Le ho viste, le ho riconosciute, mi hanno parlato, mi hanno minacciato ed io ho chiuso bocca e cuore, un brutto compromesso soprattutto se crescendo realizzi d’essere una donna molto forte, una donna che grida e combatte contro le ingiustizie, ma purtroppo a 20 anni ero molto diversa…purtroppo.

Ecco ora sapete un altro pezzettino della mia vita…pensateci bene,chiudete anche voi gli occhi e cercate nella vostra mente il ricordo di un momento esatto dove ha avuto inizio un cambiamento importante della vostra vita e se vi va condividetelo  con me visto che sono una curiosona mi farebbe piacere leggerlo!

Kiss…

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