Ci siamo conosciute bevendo un vodka lemon al bancone di uno dei locali più in di Milano, eravamo due matte che per inseguire il loro sogno di indipendenza, dovevano fare mille lavori, tra cui le cameriere in discoteca.
Se chiudo gli occhi non faccio fatica a ricordare tutti i momenti di puro divertimento passati assieme, o sento ancora nelle mie orecchie quei fiumi di parole, confidenze che ci facevamo nel retro del locale, potesse parlare quel bagno, quello spogliatoio, quei gradini…se avessero voce ne direbbero di ogni.
Due giovani donne, che fantasticavano sul loro futuro, che sognavano del loro grande amore che avrebbero conosciuto, e di quella meravigliosa famiglia che se sarebbero state così fortunate, si sarebbero create.
Ma non sapevamo ancora di quel tiro mancino che la vita da li a pochi anni ci avrebbe riservato.
Ancora non sapevamo di quelle dure prove che avremmo dovuto superare e quali battaglie avevamo l’obbligo, il dovere di vincere…tutto ai nostri cuori era ancora sconosciuto.
Abbiamo amica mia, conosciuto l’amore di un uomo, dei nostri mariti, e soprattutto abbiamo avuto l’onore di conoscere l’amore più grande, più vero, più puro che sia mai esistito, l’amore verso un figlio, anzi ben due a testa, io due vandali, te due principesse.
Abbiamo fatto quasi tutto nello stesso momento, vissuto grandi gioie e conosciuto il dolore, la paura che solo le mamme di bimbi speciali possono capire.
Vedi la tua pancia crescere, i tuoi lineamenti si fanno più morbidi, più dolci, metti la mano sul pancione ed aspetti un suo calcetto, fai le visite, tutti gli esami e va tutto bene, non ti rendi nemmeno conto del privilegio a te concesso di sentirti dire dal dottore “signora lei ed il suo bimbo state bene, ci vediamo il prossimo mese, non si preoccupi che sta andando tutto bene”fino a quando qualcosa nella sua espressione cambia, fino a quando un dottore ti dice “signora non si preoccupi però preferirei fare un esame in più”…in quel momento tu madre sai già che qualcosa non va e da li in poi tutto cambia, tu cambi, quello che prima esisteva ora verrà capovolto e messo alla prova ed in discussione, ora capisci il privilegio che qualcuno ha deciso di toglierti.
Cara amica mia il destino ci ha fatto condividere un percorso molto difficile da affrontare, per motivi diversi abbiamo figli speciali, figli per cui non si smette mai di sanguinare e di lottare, figli per cui l’amore ha una grandezza infinita dove non ci sono confini, le due giovani donne su quei gradini con una vodka lemon in mano sono molto lontane da quello che siamo oggi, due madri con due coglioni grandi come un grattacielo di New York…
Sai qual’è la cosa che più mi fa male di quando guardo Ricky? E’ la sua normalità di gestire le sue crisi, la sua naturalezza con cui affronta la sua malattia…io quando vomita e a fatica riesce a reggersi la testa, muoio dentro, quando vedo un bimbo fargli dietro il verso quando lui stra parla, io sai cosa faccio? Muoio nuovamente, poi però osservo lui, la sua forza la sua dignità con cui affronta tutta questa sua NORMALITA’.
Quindi amica mia, so che in questi giorni sarai sconvolta, sarai con lo stomaco chiuso e che avrai in testa ed in bocca solo l’amaro di una realtà scomoda, immagino la tua paura per l’ennesima prova che a pochi giorni da oggi dovrete affrontare, allora io ti chiedo che in quel momento, in quel preciso istante in cui credi che la tua forza e il tuo super potere di mamma ti stia abbandonando, pensa a lei a tutta la sua forza, alla sua dignità e ricomponiti e vai avanti come solo una mamma così speciale come te ha imparato a fare.
Fatti prendere per mano da lei, a volte pensiamo di essere noi che prendiamo per mano i nostri figli, ma io invece credo che sia proprio il contrario, sono loro che ci accompagnano…
Vorrei a volte quel vodka lemon e provare ancora per una sola volta quella leggerezza di chi ancora non sa, che fantastica su quello che sarà, una leggerezza che vorrei regalare a noi per questo mese magico…kiss!
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sante parole!!!
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