Sono le 10.00 del mattino, ho ancora l’odore della notte addosso, vado in giro per casa con una vestaglia di cotone nera, capelli arruffati ed occhiali sul naso spessi come fondi di bottiglia, così conciata anche Naomi Campbell sembrerebbe una pantera di 200 anni.
Vago per la casa come una matta in preda ad una crisi di disturbo dissociato dove l’unico mio pensiero lucido che sono in grado di fare è:
Quando la febbre abbandonerà Gabriele, quando gli asili del lodigiano riapriranno.
Colazione fatta, antibiotico dato, letti rifatti, 100 formine con il pongo fatto, mille parolacce dette fatto, 100 volte urlato la mia classifica frase
Mamma non ce la fa più.
Insomma sono solo le 11.00 ed io ho già perso la gara per il podio per “la mamma dell’anno”.
Mi sento una merda, mi sento stanca, sfinita, mi chiedo come facciano le altre madri, sapete quelle dal viso sereno, le unghie laccate, la piega perfetta, casa profumata, la pazienza di giocare con i propri figli, no parolacce, si ai sorrisoni, quelle che alla vista di un termometro pensano “povero amore della mamma che sta male”, mentre io invece penso “nooooo ed ora chi li tiene tutto il giorno?!?”.
Sento l’ennesimo gioco cadere per terra, sgrido nuovamente Riccardo perché continua a lanciare in giro i giochi, avverto che la mia pelle si sta staccando dal mio corpo, mi sento arrabbiata, irritata, ormai mi infastidisce tutto e sento che è arrivato il momento di fermarmi.
Oggi è una di quelle giornate nere, dove mi sento poco mamma modello, dove sento una mancanza folle della mia mamma, del mio lavoro, della mia vita prima di…ma poi mentre sono seduta da sola in camera succede quella cosa che ribalta la situazione, mischia le carte in tavola.
Arriva lui con i suoi occhioni e dice…”mamma io voglio felice” ed io li capisco che devo ritrovare me stessa, il mio equilibrio, e cerco in me un multicentrum di dimensioni rare, lo guardo, lo accarezzo, lo rassicuro…”mamma è felice”.
Ora sono le 11.45 e vedo quei raggi di sole entrare in casa, tiro fuori la scatola dei libri e tutto ricomincia ma io questa volta mi sento rientrata in gara per quel podio.
La mia vita è così, la mia giornata è come un grosso disturbo bipolare…buon bipolarismo a tutte le madri come me.💙