Sono le 19.45, e mi ritrovo sola in macchina, sto guidando e mentre nella mia testa corrono mille pensieri, sento che lacrime calde stanno bagnando il mio viso.
“Ecco” mi dico “sono una madre di merda, lui un giorno se ne accorgerà, tutti un giorno lo vedranno”.
Mi ricordo solo ormai a sera che domani mattina all’asilo, Gabriele fara la sua prima festina di carnevale…solo di una cosa mi dovevo preoccupare di fare, comprare delle stelle filanti.
Maledetti pezzi di carta colorati…
“Ed ora che faccio?” Vado di corsa in una cartoleria del paese limitrofe al nostro “mi dispiace signora le ho finite”…salgo nuovamente in macchina e vado alla lidL di Codogno “nooooo qui c’è scritto stelle filanti ma e’ vuoto” e la commessa mi conferma “domenica ci sono stati i carri e visto i prezzi hanno saccheggiato il negozio”.
Salgo in macchina e mando un messaggio vocale a mio marito “giuro troverò queste maledette stelle filanti…Gabriele cazzo non è figlio di nessuno, domani avrà il suo sacchetto di carnevale”.
E come sempre chi salva gli acquisti dell’ultimo minuto? Chi ha sempre tutto quello di cui hai bisogno? Il negozio che puzza di gomma bruciata, il cinesino della zona. Entro mentre stanno facendo le pulizie e quando le vedo lì vicino alla cassa dentro ad una scatola marrone io cosa faccio? Compro tutta la scatola marrone.
Carnevale salvo. Ma era di questo che mi preoccupavo realmente?
Lo so che un giorno, una mattina qualunque mi sveglierò e lui mi rinfaccera’ di non essere stato seguito, di essersi sentito sempre invisibile ai miei occhi, di essere ormai abituato ad essere sempre il secondo.
Lo so un giorno si accorgerà che non sono una buona madre, un giorno dovro affrontare il mio uomo nero, il mio senso di colpa.
Anche questa volta mentre guido cerco di trovare una motivazione a questa dimenticanza…”ho la mamma in ospedale, sto organizzando una festa con la proloco, sto recuperando i documenti per la revisione di invalidità di Riccardo, Riccardo è caduto e mi sono dovuta occupare di lui, poi tutti i giorni terapia, la casa, la polvere ed il problema del buco nero sento che grava sulle mie spalle”.
Mi faccio pena da sola, tante scuse, o sono solo scelte? Vuoi dire che la polvere mi impedisce di essere più attenta al mio bimbo? No, solo che se ascolto bene il mio cuore, mi rendo conto di utilizzare tutte le mie risorse per altro, pur di non affrontare il mio uomo nero, la paura di non essere una buona madre, mi paralizza.
Essere la mamma speciale di Riccardo mi fa sentire una madre ingiusta per Gabriele.
“Dai Gabriele dammi la tua mano sinistra lo sai che questa è di Ricky” “Gabriele aspetta ora non posso…dimmi Ricky” “scusa puoi tenermi Gabriele io devo andare via con Riccardo” “scusa oggi andresti te a prendere Gabry all’asilo? Riccardo oggi fa terapia fino le 16”
La lista potrebbe continuare per ore…lo so faccio un sacco di errori, ma a volte è così complicato che per sopravvivere e riprendere a respirare scelgo la strada più facile.
Quando il momento arriverà spero solo che lui nel suo cuore possa perdonarmi, capire che sono umana, che forse non ero pronta ad affrontare tutti questi casini, ma soprattutto che in quel momento, come per tutto il tempo della sua crescita, lui abbia in se anche una sola certezza, che lo amo, che e’ parte del mio ossigeno, che sempre, ogni mattina ringrazio il Signore per avercelo donato, esattamente così com’è.
Piccolo Calimero tutto nero perdono, ti chiedo solo una cosa…amami per questa mamma imperfetta che sono.
Kiss…e che tutte voi possiate trovare le vostre stelle filanti.
Purtroppo siamo tante a essere una” mamma imperfetta” ognuno con le sue motivazioni, anch’io mi ritrovo spesso a fare la situazione di quello che riesco ad dare a uno e all’altro no, specialmente con il mio grande che poi mai come ora ha bisogno di me che è nella fase della sua adolescenza dove le gioie e i dolori sono accentuate molto di più….. Ma come dici tu Manu sono sicura che il nostro Amore x loro lo conosco benissimo❤️
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Io ho due figli maschi. Diversissimi fra di loro fisicamente e caratterialmente.
Ho cercato sempre di seguirli allo stesso modo non so se ci sono riuscita
.il primo figlio è un’incognita
Col secondo pensi di sapere. Niente di più sbagliato. Ogni figlio è una persona diversa e quello che andava bene per un uno non è detto che vada bene per l’altro. Ma io sono un essere umano
E ho imparato ad assolvermi per tutti gli errori inevitabili commessi. Credimi manu l’amore vince sempre. E quando tu ami davvero i tuoi figli lo sentono e lo sanno.
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