Credo ancora in Te

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Ormai sapete tutti che questo periodo per me è un po’ difficile, mi sta mettendo molto alla prova, ho dovuto rivalutare lo spessore di molte persone, ho dovuto chiudere alcuni portoni ed aspettare che qualcuno mi desse le chiavi di qualche porticina.

Un momento che mi ha obbligato a mettere nuovamente sul tavolo tutte le mie carte.

Cosa è accaduto? Cosa mi si è rotto dentro?

Ho dovuto affrontare l’assenza della sua voce, delle sue risate e delle sue polemiche sterili, l’assenza di quel buongiorno, e di quella buona notte che senza di quella non riesci a prendere sonno, insomma è andata in scena l’anteprima del mio mondo senza lei, senza la mia mamma.

“manu cerca di stare tranquilla, stanno portando in ospedale mamma, perché sembra abbia avuto un piccolo infarto”.

Poi la conferma ed il ricovero in rianimazione.

Qui ho capito ora, il mio cervello è andato in corto circuito, essendo in rianimazione non avevo modo di contattarla, orari di visita molto ristretti, e soprattutto avendo una famiglia speciale da organizzare, mi è stato impossibile andare subito da lei.

Sapevo che non era in pericolo di vita ma il non sentire la sua voce per tre giorni, ha fatto sì che qualcosa dentro di me si spezzasse.

Noi abbiamo un rapporto malato, mille telefonate al giorno per colmare la distanza, quindi non sentirla, non poterle raccontare la mia giornata, non rispettare i soliti riti che scandiscono la mia giornata quotidiana, ha creato in me un senso di smarrimento.

Ho pregato molto, ho sentito che avevo bisogno di Lui, avevo bisogno di affrontare un altro demone, la morte, il silenzio, la paura della perdita, la paura di non ricordare più la sua voce.

Sono una moglie, sono una madre e senza dubbio anche una donnina con due bei attributi in mezzo alle gambe, ma in un secondo mi sento figlia, mi sento piccola e fragile, che quando vado a  casa di mamma e papà dico ancora…”vado a casa”, non sono pronta a dirle addio, ho ancora troppe fragilità ed ho paura di cadere e rompermi in mille pezzi .

Fortunatamente ora mamma sta molto meglio ed io affronto e cerco di imparare a gestire questa fobia, la perdita è una fase della vita, ma un giorno saremo ancora tutti assieme e questo dovrebbe placare i miei demoni…dovrebbe!

Mi spiace anche di un altra cosa, non aver ricevuto alcune telefonate da parte di certe persone, ha solo confermato lo stato attuale di certi rapporti…i rami secchi vanno tagliati punto.

Ecco perché nuovamente sul mio tavolo ci sono ancora, per l ennesima volta, tutte le mie carte…ora andranno nuovamente mischiate in attesa di una mano più favorevole.

Abbraccio con forza ed amore immenso tutti voi che avete dovuto dire addio a mamma o papà…so che un pezzo del vostro cuore ora sarà li con loro da qualche parte nel cielo 💕.

 

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2 Commenti Aggiungi il tuo commento

  1. Stefi ha detto:

    Bellissimo sfogo…..l ultima frase mi ha emozionato…grazie

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    1. Manuka ha detto:

      Ho pensato molto a tutti i figli senza genitori, a quello che si prova nel voler accarezzare quel viso che non c’è più, o ascoltare quella voce che non ci parla più…ho sofferto molto nel pensarci, e poi sono arrivata ad una sola conclusione, il cuore viene diviso, una parte rimane qui, ma l altra va con loro 💓. Ti abbraccio Stefania

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