Ore 5.42…mi prendero’ cura di te

Eccomi qui, ore 5.42, sono in un angolino del divano con sopra le mie gambe le sue, la copertina di spiderman lo riscalda e nell’aria si sente quell’iconfondibile odore della bestia.

Non ce la faccio più a vedere il suo piccolo corpo contorcersi dallo sforzo, tenergli la fronte e sussurrare al suo orecchio “bravo, tranquillo non sei solo, mamme e papà sono qui” mentre lui fa uscire finalmente dalla sua bocca quel mostro che puntualmente lo viene a trovare.

“Lo avevo detto che questo sarebbe stato un bel weekend…amici, cibo e vino e soprattutto bimbi distrutti sul divano…”

Questo era il mio post su facebook di sole poche ore fa…ora vorrei pubblicarne un altro con scritto semplicemente “Perché?”.

Ecco un’altra crisi, altro spasmo, altra fatica, e di nuovo quell’odore, mi escono le lacrime, mi si spezza il cuore vedere un bimbo di 5 anni saper gestire una malattia. Mio figlio sa gestire una malattia? No cazzo lui dovrebbe essere solamente il numero uno a nascondino, dovrebbe essere quel bimbo felice e spensierato almeno per diritto di età, invece sono qui che lo vedo alternare vomito a profondo sonno, vomito, dolore, sonno e poi quando tutto finirà, si alzerà prenderà in mano una sua macchinina e ricomincerà a creare piste immaginarie per tutta la casa in attesa che quel bastardo del vomito ciclico ritorni…si perché lui lo fa sempre, lui torna sempre.

Non ho più voglia di sentirmi dire che donna forte sono, che mamma speciale ha Riccardo, io sono una mamma in preda ad una forte crisi, sul bordo di un dirupo, io sono una madre sfinita nel vedere così tanta sofferenza, sfinita nel continuare a chiedersi perché, lui che vive in un mondo dove ancora si deve accorgere di lui, dove  chi gli sta affianco deve riuscire ad andare oltre al suo essere autistico, ma vederci soltanto un bimbo, dovrà pure convivere con questa sofferenza.

Chiudo gli occhi e mi ritrovo nel 2012, tengo fra le mie braccia per la prima volta un bellissimo bambino, il mio bimbo ed accarezzandogli delicatamente il viso gli faccio una promessa “ti prometto che mi prenderò cura di te…buona vita amore mio”.

Ogni sera dandogli la buona notte rinnovo la mia promessa, lui è il mio sole, la mia ragione il mio Tutto, lui è parte di me, non conosco parole per spiegarvi quello che provo nel guardarlo crescere, quello che provo nel vedere le sue vittorie, ho sempre il desiderio di averlo al mio fianco, di toccarlo e baciarlo, voglio che lui sappia che è un bimbo amato, e voluto e che nulla di quello che è potrà mai cambiare questo sentimento.

Poi mi sento stupida a prendermela per quegli inviti mai arrivati, per certi saluti tolti…stupida io a sprecare tempo con persone che non hanno capito nulla di lui, lui un guerriero dal cuore grande e fragile che io come un buon soldato proteggero’ fino al mio ultimo respiro.

Ora dormi amore mio, dormi mamma è qui.

 

 

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2 Commenti Aggiungi il tuo commento

  1. Stefania ha detto:

    È la prima volta che leggo un tuo post. Non posso dirti ti capisco perché anche se nella mia vita c’è un bimbo speciale come il tuo sappiamo bene che ogni bimbo ha la sua vita e la sua storia e così i suoi familiari. Posso solo dirti che quando domattina vedrò l’orologio segnare le quattro e Dayson vorrà mangiare, giocare, distruggere qualcosa, arrabbiarsi come ogni giorno e ogni alba che viviamo insieme, mi sentirò un po’ meno sola e spero anche tu. Forza e in bocca al lupo. So che non vuoi sentirtelo dire, anche a me a volte da fastidio perché vorrei poter crollare in santa pace, ma, si, sei una guerriera. Lo siamo in due. Lo siamo in tanti.❤️

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    1. Manuka ha detto:

      Ciao Stefania, questo blog tu forse non lo sai è nato proprio per questo, per dire, urlare a tante mamme ed a tanti papà che non siamo soli. Condividere le proprie emozioni sicuramente è di grande aiuto, credo che sapere che da qualche parte del mondo, della propria città o addirittura del proprio paese vive una madre che capisce le tue fatiche, le tue fragilità e le tue gioie, è come darti una stampella su cui appoggiare un po’ del tuo peso.
      Anch’io domani penserò a te e mi sentirò meno sola, grazie di aver condiviso con me un pezzo della tua vita. Un abbraccio forte da guerriera a guerriera 💙.

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