Quest’anno sarà l’anno delle prime gite a 4, le prime giornate passate a correre dietro ai nostri due terremoti, e giornate a pregare tutti i Santi conosciuti e non per non farmi prendere a pugni qualcuno.
25 Aprile 2018 sveglia di prima mattina, zainetto in spalla e 3 2 1 Serido’ stiamo arrivando ❤️👨👩👦👦.
Vorrei dirvi che è stato un successo, vorrei potervi dire di aver incontrato in questa nostra prima volta a Serido’ persone comprensive, vorrei potervi dire di non essermi scontrata con l’ignoranza della gente, ma nulla vi dirò invece che forse ancora molto c’e’ da fare.
#Serido’ è immenso credetemi ma anche molto ben organizzato, grandi aree dedicate al pranzo al sacco, ogni padiglione ha giochi tutti divisi per età e categoria, con assistenti anche se a volte fin troppo giovani ( forse l anno prossimo dirò a mia nipote di 13 anni di mandare il curriculum 😱).
Ogni padiglione ha un’area ristoro e piccole torri di bottigliette d’acqua dove mettendo un euro in un’ampolla puoi prendertene una…buon esempio di educazione civica, della serie “le cose corrette si fanno a prescindere se ci sia o meno un mastino addetto al controllo”.
Detto questo vi chiedo, avete idea di che cosa si scatena nei vostri figli varcata la soglia di ingresso? Ecco giusto per avere un concetto stampato nella vostra mente, prendete 100 bustine di zucchero e fatele mangiare al vostro cucciolo adorato e potrete capire la dimensione di questa bomba.
Far capire il concetto di “rispettare il proprio turno” pensavo fosse questa la battaglia da dove affrontare, col cavolo, il vero nemico numero uno era la quantità elevata, di cose meravigliose da poter fare, i rumori, il dover scandire il tempo da dedicare ad ogni cosa, il dover gestire la troppa felicità, carica ed eventuale esplosione e …la gente, si, evitare che la mamma faccia una rissa con qualche minkione di turno.
Gabriele molto capriccioso sin da subito, Riccardo dopo un breve momento dedicato a “chi sono? Dove sono?” e’ partito senza troppi problemi.
L’inferno lo abbiamo vissuto dopo un po’ quando forse gli arrivavano troppe sollecitazioni da ogni centimetro di questa meravigliosa fiera….rumore fila bimbi tanti bimbi, sali scendi, entra gioca, corri ed ancora corri, vai al prossimo gioco no ritorna a quello di prima perché mi piace molto…aaaaaaa stoppppp!
Nulla era inevitabile Riccardo ha avuto tre crisi di rabbia folle, da doverlo purtroppo contenere, io e Diego ci siamo divisi ovviamente i ruoli per poter gestire entrambi e non è stato semplice, alla fine eravamo cotti giuro.
Forse se devo pensare ad una fotografia della giornata, purtroppo alla mente mi viene subito, io sdraiata a terra, con le mie gambe che tengono chiuse le sue, le mie braccia che tengono ferme le sue e le sue urla che entrano nel mio cuore, e soprattutto loro, gli altri genitori che ignari della fortuna che avevano nel non dover vivere ciò che noi viviamo anche il 25/04, ci guardavano, ci giudicavano e la frase che mi ha spaccato il cuore ” mio Dio ma che urla”.
Caro il mio signore del cazzo, io spero proprio che lei mi stia leggendo e che possa capire quanto le sue parole fossero fuori luogo e quanto a volte stare muti possa essere l’unica mossa intelligente da fare. Signore muto deve stare e ringrazi i suoi Santi che ha in paradiso che io in quel momento ero impossibilitata di alzarmi e darle così in maniera amichevole una gran bella testata sul suo naso. Ringrazi ringrazi, lo faccia veramente.
Quindi, mio giudizio finale molto positivo su organizzazione, tipologia e qualita’ giochi, i bimbi si sono divertiti un mondo nonostante qualche scivolone, posto ovviamente molto caotico e difficile per noi da gestire.
Felicissima in certi momenti di vedere in noi una famiglia meravigliosa alle prese col divertimento grandezza bimbo, ma faticosa, faticosa da morire e scoprire che c è ancora così tanta ignoranza in giro, mi ha fatto molto male.
La bella stagione è appena iniziata ed ancora molte avventure abbiamo deciso di vivere e condividere con tutti voi, se volete lasciate nei commenti una vostra esperienza.
Kiss…e buona avventura a tutti
#serido’ voto 7.
Manu, purtroppo l’ignoranza (nel senso di ignorare e non poter – quindi – capire)è una bestiaccia dura da sconfiggere. Non posso immaginare la fatica, la preoccupazione, la frustrazione, ma posso capire l’amore per una creatura indifesa che urla. Si, U R L A perché quello è il suo contatto col mondo in quel momento. E…avrei voluto essere lì…almeno per stendere quel signore…che, poi, tanto signore non è!
Ti abbraccio:-)
Cara la mia Alessandra, se tu fossi stata lì, io mi sarei sentita sicuramente più forte meno in difficoltà. Avere un alleato in quei momenti è una fonte smisurata di sicurezza e forza. Grazie per essere così come sei
La gente pensa che tuo figlio sta facendo i capricci. Purtroppo non sono tanti a conoscere l’autismo e ciò che comporta. Fai molto bene a parlarne e diffondere la conoscenza. Poi la maleducazione e il giudicare il prossimo sono sempre in agguato. Non ti curar di loro ma guarda e passa….