“Da oggi verranno caricati compiti e lezioni sul registro elettronico” era la settimana del 09/03/2020 e non avevo ancora idea di quello che ci avrebbe atteso.
Didattica a distanza, smart working, mascherine, distanziamento sociale, isolamento, morti, tantissimi morti…il nostro 2020, la nostra guerra contro un virus molto contagioso, senza classe sociale, colore della pelle ed un Credo.
Solo una cosa è certa, i libri di scuola verranno riscritti con questa storia, una storia fatta di dolori immensi, ferite profonde e cambiamenti radicali.
“Era il 21/02/2020 quando in un ospedale di campagna, a Codogno nel lodigiano, grazie ad una dottoressa, venne scoperto il primo caso di Covid-19″
Ovviamente da lì ad oggi molto è stato scritto, detto e fatto, e tra tutti i cambiamenti, uno su tutti ha riguardato la maggior parte delle famiglie, la scuola.
In giro di poche settimane, i grandi cervelloni si sono riuniti ed hanno deciso ” didattica a distanza”…ho tremato, ed immagino che con me in molte di voi lo abbiano fatto. Ed ora che si fa?!? Terapie sospese, scuole chiuse, maestre dietro a telecamere, ed io a ripassare le regole dell’uso della “h” ( in certi casi forse la salvezza per chi legge i post pubblicati su fb🤦).
Come poter spiegare certi argomenti nuovi a Riccardo? Come trovare le parole giuste? Chi mi darà quella chiave? La didattica era un peso che avevo consegnato in mano alle maestre del nostro paesino, ed ora tutto mi ritorna indietro?
Il nuovo, il cambiamento purtroppo spaventa e destabilizza sempre, ma non per questo ci dobbiamo arrendere.
Come prima cosa ho riscritto la sua routine, l ho condivisa con lui, letta e spiegata. Abbiamo inserito “il momento compiti” e così tutto è iniziato.
Il tutto per poter funzionare ha bisogno come sempre, di una gran collaborazione di tutte le parti, insegnanti, genitori e Riccardo.
Ogni sera scarico i compiti rivisti e rimodulati dalla maestra di sostegno ( mai come oggi l importanza di un grande team), mi organizzo una mia scaletta in base al “peso” degli argomenti e preparo tutto ciò che gli servirà il giorno dopo.
Ogni giorno una lotta per farlo smettere di giocare e farlo venire in cucina a fare gli esercizi, ma giorno dopo giorno, devo dire tanta soddisfazione. Ancora oggi lottiamo per farlo sedere ed accettare questo momento, ma dall’inizio ad oggi, molto è cambiato.
Più nessun rinforzo, ho utilizzato gli Smarties per diverso tempo, un confetto ad ogni esercizio finito, facciamo più pagine e di diverse materie, e l asticella dell’attenzione è salita di molto.
Diverse sono state le difficoltà che abbiamo riscontrato, sicuramente prima di tutte l attrezzatura informatica. Senza stampate e solo con lo smartphone è stata molto difficoltosa l organizzazione.
Inizialmente tanta collaborazione da parte di amici, che quotidianamente mi stampavano le schede da fare, e tanta concentrazione non con poca fatica, da parte di Ricky nel vedere le video lezioni magistralmente montate dalla maestra di sostegno, su di uno smartphone.
Oggi anche questo ostacolo lo abbiamo affrontato e superato, stampante acquistata per essere più indipendenti, e PC portatile in arrivo 🔝. Abbiamo partecipato e vinto il bando che ha istituito la Regione Lombardia, per avere un contributo per l’acquisto di apparecchiature elettroniche per disabili.
Insomma ad oggi posso dire che la didattica a distanza non è una passeggiata, è un impegno infinito e molto difficoltoso, soprattutto per bambini e famiglie particolari, ma posso anche dire che con scarponi giusti, anche questa montagna può ed è stata superata.
Ora vi lascio il video della nostra scalata… grazie a tutti quelli che sono attrezzatura indispensabile per questa escursione ad alta quota ❤️.