18 Febbraio International Asperger Day

Giornata mondiale della Sindrome Asperger…abbiamo una giornata mondiale per tutto, per il gatto, per il gelato, per il sorriso e per la vita, ed ecco che il 18 febbraio è stato dedicato ad Asperger.

Ma conosciamo veramente questa sindrome? In Italia sono circa 300.000 i casi diagnosticati di Asperger, e molto probabilmente nella classe di vostro figlio, c’è un bimbo con diagnosi o ancora alla ricerca di dare un nome a quel suo funzionare in modo diverso.

Non ho paura di usare questo termine, mio figlio ha il Disturbo dello Spettro Autistico, e non lo ferisco se dico ad alta voce che ha un funzionamento diverso dal mio.

Allora ho pensato che potrei in poche righe farvi conoscere cosa pensano i “bambini Asperger”…prendendo spunto da “Io sento diverso” di Paolo Cornaglia Ferraris.

“Siamo molto sensibili ai rumori e li sentiamo anche quando sono molto lontani. Anche per le voci della gente è così.

Non capiamo le metafore e i modi di dire… La mamma mi dice che quando mi innamorerò, sentirò le farfalle nello stomaco, ma io non le voglio mangiare.

Non amiamo tutti i posti dove c’è molta gente come il supermercato o la stazione o anche le vie del centro. Fare la spesa con mamma e papà a volte è per noi molto faticoso.

Vorremmo avere degli amici, ma non sempre funziona.
Per la verità, stiamo benissimo anche da soli, infatti stare a casa durante i lockdown per noi non è stato difficile, nella nostra confort zone ci stiamo benissimo, ma voi non chiedetelo alle nostre mamme, forse per loro non è stato poi così tanto facile.

Abbiamo brutte abitudini come strizzare gli occhi, o ripetere una parola a voce alta o fare «brrrr» con la bocca, specialmente se siamo stanchi.

Negli sport siamo una frana una schiappa mondiale e in quelli di squadra ci sentiamo come se ci fossimo persi in una città sconosciuta.

Non amiamo molto andare a scuola ma soprattutto non ci piace cambiare scuola.

Abbiamo una memoria «prodigiosa» Ci ricordiamo le poesie, le date, i nomi delle città e delle persone, le parole straniere e sappiamo imparare a memoria anche cose che non capiamo.

Abbiamo tante «piccole manie» che a volte diventano «grandi» problemi. Guai se qualcuno mette in disordine le nostre cose!

Conoscere è il primo passo verso la vera integrazione, e spero che queste giornate “speciali” possano aiutare a fornire la giusta conoscenza di ciò che a volte se non chiamiamo col nome giusto, rischia di spaventarci!!!

Un bacio enorme a tutti i bimbi Asperger, cuginetti di vita.

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